fbpx

Residenza Casa Bravi adotta Piano Organizzativo Gestionale di contrasto al Covid-19

Casa Bravi: un posto che fa bene al cuore
15 Ottobre 2020
L’inverno a Residenza Casa Bravi: un microclima ideale ed un’ottima compagnia!
11 Novembre 2020

In questa lotta contro il Coronavirus (covid-19), anche Residenza Casa Bravi, come altre realtà sociali ed Rsa per anziani, ha adottato e attuato un protocollo di sicurezza interno per prevenire il rischio di contagio all’interno della struttura, che conta tanti assistiti. Di seguito vogliamo elencarvi le principali regole che questo documento prevede e il cui massimo rispetto da parte di operatori, ospiti e personale della struttura ha permesso a Residenza Casa Bravi di qualificarsi come struttura “Covid free”, condizione che ci rassicura se pensiamo alle terribili notizie di cronaca diffuse in questi periodi.

Formazione del personale

Tra le misure messe in campo, la formazione del personale riveste un ruolo basilare. La formazione è infatti rivolta a tutti gli operatori, ivi compresi i collaboratori esterni.

Al riguardo, sono avviati periodicamente eventi formativi sulla patologia Covid-19 e sui sistemi di prevenzione e contenimento, con particolare riferimento al rispetto delle misure universali di prevenzione e all’uso dei DPI.

Ci si è posti inoltre l’obiettivo di implementare i programmi di informazione – formazione rivolti agli, al fine di assicurare la loro massima adesione ai sistemi di prevenzione Covid-19.

Individuato referente con compiti di coordinamento e di pianificazione

All’interno della struttura è stato nominato un referente-organizzatore, che ha specifici compiti di coordinamento degli interventi di pianificazione e di monitoraggio delle soluzioni organizzative più appropriate, in caso di Covid-19. Il referente ha infatti il compito di coordinare i flussi informativi con la direzione, le autorità e gli enti regolatori esterni, così come la riorganizzazione degli ambienti e delle attività di lavoro, l’individuazione di stanze per l’isolamento dei casi sospetti (nel nostro caso sono le camere “singole”, dove soggiornano gli ospiti), la definizione di procedure di sanificazione ordinaria e straordinaria degli ambienti, oltre alla verifica delle caratteristiche di areazione dei locali e degli impianti di ventilazione/climatizzazione.

 

Gestione delle aree a rischio assembramento

All’interno di Residenza Casa Bravi sono stati individuati accessi di entrata ed uscita distinti e locali “filtro” per la gestione degli ingressi degli esterni: sono state create due zone “dedicate” agli incontri fra i parenti e gli ospiti della struttura, che garantiscono il rispetto del distanziamento. Sono state messe in atto azioni volte a scongiurare assembramenti nelle aree comuni, prevedendo se possibile ed in casi di effettiva urgenza, accessi dei visitatori solo su appuntamento.

Dispenser per gel idroalcolici per igienizzare le mani sono stati resi disponibili nelle aree comuni, così come informative circa le raccomandazioni riferite alle “Misure igienico-sanitarie”.

Regole di accesso di esterni alla struttura e per il personale interno

Fondazione Bravi, in materia di regolamentazione degli accessi, ha inoltre previsto nel Piano Organizzativo specifiche procedure differenziate per tipologia di persone, quali:

– in caso di riscontro di sintomi sospetti Covid-19 all’interno di Residenza Casa Bravi, è sempre vietato l’ingresso in struttura a qualsiasi soggetto esterno, interpellando gli MMG per quanto di competenza;

– per tutta la durata dell’Emergenza l’accesso alla struttura da parte di famigliari e conoscenti degli ospiti viene concesso eccezionalmente, su autorizzazione del referente e, comunque, previo accertamento dello stato di salute (con modulo di autodichiarazione), rilevazione della temperatura corporea all’entrata ed il rispetto del distanziamento, con utilizzo dei DPI;

– per evitare un eccessivo isolamento affettivo, qualora non fosse possibile organizzare l’incontro fra famigliari e conoscenti nell’aree “dedicate”, la Fondazione garantisce contatti attraverso le vetrate delle stanze, videochiamate o chiamate telefoniche e fornisce alle famiglie dei congiunti ogni informazione sullo stato psico-fisico dell’ospite;

– è garantito ai fornitori od altri soggetti interessati, il rilascio di informazioni preferibilmente al telefono oppure incontri su appuntamento, previa verifica dello stato di asintomaticità del visitatore (modulo di autodichiarazione). L’accesso dei fornitori in struttura, già regolamentato con Protocollo Sanitario Emergenza Covid-19 precedentemente adottato, avviene per tramite ingressi separati e comunque è subordinato alla misurazione della temperatura con termometro a distanza a raggi infrarossi ed il ricorso ai DPI in base al livello di rischio;

– la struttura, per tramite del referente, adotta una specifica procedura per gestire l’insorgenza di sintomi e/o febbre durante il turno di servizio, preoccupandosi di allontanare immediatamente dal posto di lavoro il dipendente e provvedendo alla sua sostituzione, dando corso all’avvio dell’eventuale isolamento degli ospiti, in accordo con il medico competente e/o di medicina di base.

Per quanto riguarda invece le misure da adottare come personale dipendente vige l’obbligo di indossare le precauzioni standard per la gestione della struttura ed i rapporti con gli ospiti, rispettando il distanziamento e utilizzando i DPI forniti dal datore di lavoro.

La gestione dei nuovi ospiti

Quanto alla regolamentazione dell’ingresso di nuovi ospiti nella struttura, questi sono gli step della procedura che rispettiamo come addetti ai lavori:

step 1: accurata indagine, anche telefonica, da parte del Referente responsabile del coordinamento degli interventi di pianificazione e monitoraggio delle

soluzioni organizzative più appropriate o da parte del suo delegato amministrativo, di valutazione del comportamento in casa nei 14 giorni antecedenti l’inserimento a Casa Bravi;

step 2: test sierologico e tampone a cui far sottoporre il nuovo ospite, del cui esito dovrà essere informato il Referente; in caso di sierologia negativa e tampone negativo l’ospite dovrà essere sottoposto ad un secondo tampone dopo dieci giorni dal primo. Durante il periodo che intercorre fra il primo ed il secondo tampone, l’ospite dovrà sottoporsi a quarantena domiciliare. In caso di sierologia positiva e tampone negativo, l’ospite sarà tenuto ad effettuare un secondo tampone entro le 48 h dal primo. In entrambi i casi, con risultato negativo del secondo tampone, si

procede alla formalizzazione dell’ingresso in struttura;

step 3: l’ospite può accedere a Casa Bravi, previo invio all’amministrazione del certificato di autosufficienza e copia del test sierologico e dei tamponi risultati negativi. L’ingresso dovrà avvenire con verifica dello stato di asintomaticità (modulo di autodichiarazione), misurazione della temperatura con termometro a distanza a raggi infrarossi ed il ricorso ai DPI;

step 4: una volta formalizzato l’ingresso in struttura, l’ospite ha l’obbligo di adottare, per la durata di 14 gg, i DPI e rispettare il distanziamento sociale nelle aree comuni e nelle occasioni di socializzazione. Sempre nelle prime due settimane, i pasti verranno serviti ad un tavolo separato, che favorisca il distanziamento dagli altri;

step. 5: ed infine durante la prima fase di inserimento, il personale infermieristico dovrà monitorare il comportamento dell’ospite e verificarne lo stato di salute.

Operazioni di sanificazione e igienizzazione degli ambienti

Nel rispetto delle vigenti prescrizioni igienico-sanitarie dei locali e ambienti, la Fondazione Bravi garantisce inoltre la frequente pulizia e sanificazione di tutti gli ambienti e locali, con particolare attenzione ai servizi igienici, alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza, utilizzando prodotti e procedure già adottate con Protocollo Sanitario Emergenza Covid-19. Nel dettaglio è stata intensificata l’attività di pulizia degli spazi nella casa-albergo (spogliatoi, servizi

igienici, aree a disposizione degli ospiti, varchi di accesso e uscita, studio infermiera) oltre alla regolare giornaliera pulizia delle postazioni lavorative.

I prodotti utilizzati sono, nello specifico: alcool etilico, bromo spray, candeggina ed ammoniaca, non mescolate tra loro e diluite. Infine sono stati installati, nei vari punti della Residenza distributori igienizzanti forniti da impresa specializzata, con relativa cartellonistica di sicurezza. Vengono periodicamente puliti i filtri d’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, in caso di impianti di riscaldamento/raffrescamento che verranno attivati qualora non fosse possibile garantire una corretta climatizzazione dei locali e si garantisce con regolarità la massima pulizia di prese e griglie di ventilazione mediante l’utilizzo di panni inumiditi con acqua e sapone, oppure alcool.

Questo Piano Organizzativo Gestionale è stato predisposto nel rispetto e con attuazione della deliberazione n. XI/3226 della seduta di Giunta della Regione Lombardia dello scorso 9 giugno 2020, avente ad oggetto “Atto di indirizzo in ambito sociosanitario successivo alla fase 1 dell’emergenza epidemiologica da Covid-19” al fine di individuare le procedure/istruzioni operative atte ad assicurare la massima tutela dei nostri operatori ed ospiti allo scopo di prevenire ed evitare contagi dovuti al Coronavirus.

Per visionare il documento completo del Piano Organizzativo Gestionale, potete cliccare qui.